Impianti autoclave
La pressione dell’acqua nella rete pubblica di distribuzione è di solito sufficiente a farla giungere senza problemi fino ai piani alti di un palazzo, facendole superare decine di metri.
In alcuni casi, però, un flusso d’acqua che è sempre stato regolare, può diventare insufficiente: una situazione che può riservare spiacevoli sorprese riguarda il rifacimento del bagno e l’introduzione di moderni erogatori, quali i grandi soffioni per doccia e le bocche a cascata. Per elementi come questi le case raccomandano determinate caratteristiche di pressione e portata per i quali i vecchi impianti possono non essere idonei: bisogna pertanto verificare la sezione e lo stato dei tubi per accertarsi che l’impianto sia idoneo.
Anche in assenza di modifiche e in condizioni di utilizzo normale, tuttavia, può capitare che dai rubinetti esca poca acqua, se questo si verifica con frequenza, bisogna installare (se non c’è) un serbatoio di accumulo e realizzare un sistema di pompaggio ad autoclave dimensionato in base alle utenze da servire. La pompa interviene in condizioni di pressione insufficiente, solo quando c’è richiesta, fornendo all’acqua la spinta necessaria a superare i dislivelli e garantire un flusso ottimale e costante. Un impianto di questo tipo può rendersi necessario anche per abitazioni monofamiliari su più livelli.